Romano, classe 1969, ha iniziato a scrivere da pochi anni, quando ha capito che stava vivendo una vita che non era la sua come manager in una multinazionale del farmaco. È stato così che, proprio come il protagonista del suo primo romanzo, ha iniziato a riappropriarsi del tempo che si era lasciato sottrarre. Ferro sette esce nel 2012 per i tipi di Curcio, ambientato in un mondo futuro in cui gli esseri umani, la cui esistenza è interamente dedicata alla produzione, non conoscono il Sonno. La storia prosegue nel 2013 con un secondo romanzo, dal titolo Falsi dèi. Il terzo e conclusivo libro di questo “Universo insonne”, Mondi senza Tempo, è uscito a maggio 2016 per Delos Books, che ha anche ripubblicato i due precedenti in formato digitale. Nel frattempo, l’Associazione RiLL pubblica nel 2012 il volume Domani forse mai, che raccoglie alcuni suoi racconti, le Edizioni Della Vigna pubblicano nel 2013 la raccolta Crisis, curata insieme ad Alberto Cola, carbonaro anch’egli e, soprattutto, nel 2014 per i tipi di Homo Scrivens esce Maiden Voyage, opera corale della Carboneria Letteraria, da cui non fa mancare la sua voce.
Oggi è uno scrittore e traduttore professionista dall’inglese e dallo spagnolo.