Carboneria Letteraria

Comunicato stampa Walshingam Enterprises

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L’astronave Marie Blue della Walshingam Enterprises parte per il volo inaugurale.

La Marie Blue decollerà il prossimo 5 dicembre per raggiungere i confini del Sistema Solare e portare simbolicamente l’Uomo dove non è mai andato prima.

Il prototipo W-f82 serie 7, ribattezzato ufficialmente Marie Blue, astronave da spazio profondo di ultimissima generazione, lascerà la stazione di ancoraggio orbitale Luna-Alpha per la sua prima missione operativa.
Il viaggio, che prevede di raggiungere l’orbita di Plutone e di collocare la nave in un’orbita di parcheggio attorno al corpo celeste, segue il completamento della campagna di test di volo che ha portato Marie Blue al conseguimento delle Certificazioni di Tipo da parte della Union Aviation Safety Agency.
Dopo aver brevemente orbitato attorno alla Terra con un equipaggio tecnico nell’ambito delle esercitazioni finalizzate al conseguimento delle Certificazioni, in questa nuova fase Marie Blue sarà guidata esclusivamente dal comandante Justus Vanderdecken in collegamento neuronale con l’intelligenza artificiale della nave.
Marie Blue infatti è la prima di una serie di aeromobili di classe IANI (Intelligenza Artificiale Neuro-Integrata), che la Walshingam & Co ha ideato su progetto tecnico di Matthåus Dörreñ, celebre inventore e socio della stessa società. Anche il sistema neuro-integrato è stato sviluppato in proprio dalla Walshingam & Co grazie al programmatore-capo Alan Irving.
L’astronave, con i suoi 957 metri di lunghezza, comprese le torrette dei sensori di navigazione che possono essere estroflesse da apposite aperture protette dallo scudo, è a tutt’oggi il veicolo volante più grande costruito sul pianeta e presenta caratteristiche innovative tali da rendere possibili viaggi extra-Sistema.
La propulsione è affidata a motori a idrogeno sviluppati sulla base di un progetto dell’ing. Tatsuya Nazaki per l’aereo Tayoo T3: durante la navigazione l’idrogeno interstellare viene raccolto attraverso miriadi di aperture dello scudo frontale e trasferito ai motori come combustibile e massa di reazione grazie a un collettore Bussard.
Ma non è questo l’unico accorgimento tecnico originale della nave. I dodici serbatoi d’acqua ospitati nelle capaci stive della nave, oltre a fornire comfort a passeggeri ed equipaggio, in caso d’emergenza possono provvedere materia prima adatta a essere scissa in idrogeno e ossigeno, garantendo così carburante per un sicuro rientro alla base e aria in abbondanza per la sicurezza dei passeggeri.
Anche lo scudo di prua ha dimensioni-record: 180 metri di diametro e superficie interamente ricoperta da 1.027.400 mattonelle di uno speciale materiale di isolamento dalle radiazioni cosmiche sviluppato e brevettato dalla Walshingam Air&Space.
Gli allestimenti interni per questo primo viaggio prevedono soluzioni di eccezionale livello: i moduli abitativi sono montati su due centrifughe in modo da garantire una confortevole gravità anche a motori spenti. Sulla centrifuga principale si trovano ampi saloni per ricevimenti e riunioni diplomatiche; sulla centrifuga minore unità abitative individuali e moduli di servizio che ospitano la cucina, una serra per la produzione di vegetali freschi, la palestra, l’infermeria, il laboratorio scientifico e il centro di comando.
La sicurezza dei passeggeri è garantita da scialuppe individuali in grado di sostenere gli occupanti per 48 ore in condizioni standard e, qualora si dovesse rendere necessaria una permanenza maggiore, anche predisposte per il sonno freddo.
Il viaggio inaugurale di Marie Blue non sarà solo un passo epocale sul cammino verso le stelle, ma anche l’occasione per un incontro al vertice tra le rappresentanze diplomatiche delle due Fazioni allo scopo di stabilire una road map che conduca a uno stabile accordo di pace.
Il signor Walshingam in persona sarà a bordo della Marie Blue per accogliere gli ospiti e agevolare il processo di pace con tutti i mezzi che questa rivoluzionaria astronave può offrire.

Per seguire il viaggio di Marie Blue:

Per la versione stampabile:

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